Si tratta del dispositivo che, opportunamente ingegnerizzato e miniaturizzato, può essere reso indossabile. La sua funzione principale è quella di fare da gateway tra lo smartphone dell’utente e l’infrastruttura LoraWAN-Hiperlan di progetto. Il DPI ha anche un funzionamento autonomo dallo smartphone, nel caso in cui la propria sensoristica registri improvvise variazioni di stato oppure quando viene azionato il pulsante per la richiesta di intervento.
I suoi componenti principali sono:
Come microcontrollore principale dello Smart DPI è stata scelta la scheda LORA 32 v2 della Heltec.
Per ottimizzare il prototipo si è passati dall’Arduino alla scheda LORA 32 v2 per:
- limitare le dimensioni del prototipo;
- diminuire il costo unitario;
- limitare significaticamente i consumi elettrici e garantire una maggiore autonomia del dispositivo.
Componenti e funzione svolta
- GPS – GT-U7 – per consentire il tracciamento della posizione dell’utente
- Accelerometro – GY-521 – per individuare cambiamenti improvvisi di posizione (identificare ad es. cadute)
- Giroscopio – GY-521 – consente il tracciamento dell’orientamento
- LORA WAN – Heltec Esp32 Wifi Lora V2 – consente il collegamento con i gateway LoraWAN e quindi la trasmissione dati anche al collegato smartphone (in genere privi di di questo componente)
- Bluetooth – ZS-040 – garantisce il collegamento tra DPI e smartphone
- MICRO HELTEC elaborazione di tutti i dati raccolti (invio all’esterno tramite bluetooth)
- PULSANTE per richiesta intervento
La figura successiva illustra il prototipo realizzato dello SmartDPI.
Livello di industrializzazione
Tale prototipo è completo dal punto di vista funzionale per la dotazione di tutti i componenti richiesti dal progetto (colloquio con lo smartphone, collegamento alla rete trasmissione dati, rilevamento automatico situazioni di pericolo, etc.). Tuttavia il progetto non ne ha curato la miniaturizzazione e l’indossabilità, caratteristiche che in fase di industrializzazione potrebbero invece essere adeguatamente sviluppate, realizzando in una prima fase, tramite stampa 3D, dei case contenitori opportunamente miniaturizzati e ergonomici.